Categorie
News Stage e Missioni

III missione italo-albanese a Byllis (Albania)

Dal 12 al 29 settembre 2016 si è svolta la III missione italo-albanese a Byllis (Albania), attuata in seguito ad un accordo di collaborazione scientifica tra il DICAR del Politecnico di Bari e l’Istituto di Archeologia di Tirana (coordinatori i proff. Roberta Belli e Luan Përzhita) e condotta, in accordo con l’Ambasciata d’Italia in Albania, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Finalità della ricerca è l’analisi dell’antico centro di Byllis e dei suoi rapporti con l’Epiro e le città magno greche e siceliote, rivolti ad un approfondimento della conoscenza della città e del suo territorio e ad un progetto di sistemazione d’area e valorizzazione del sito, Parco Archeologico dal 2006.

L’attività, condotta dall’équipe del Politecnico di Bari (Scuola di Specializzazione e Dipartimento DICAR) sotto la direzione dei proff. Roberta Belli (Politecnico di Bari) e Luigi Maria Caliò (Università di Catania), insieme con l’Istituto di Archeologia di Tirana, sotto la direzione del prof. Luan Përzhita, si avvale della consulenza del prof. Neritan Ceka, già Ambasciatore di Albania in Italia, archeologo che ha a lungo scavato e studiato il sito e che ha partecipato alla missione; all’attività sul campo hanno preso parte il dottorando del DICAR Paolo Baronio, specializzandi (Azzurra Acciani, Davide Falco, Salvatore Palumbo, Dora Varvara), studenti in Architettura del Politecnico di Bari (Margherita D’Aprile, Isabella Leone, Walter Lollino) e personale dell’Istituto di Archeologia di Tirana (Paulin Pushimaj). Hanno inoltre compiuto un breve stage (22-27/9) quattro studenti della Facoltà di Architettura di Tirana, accompagnati dalla prof. Loreta Çapeli.

L’analisi sul campo si è concentrata su alcuni dei monumenti dell’agorà inferiore; in primo luogo è stato eseguito un rilievo di dettaglio della stoà presso il teatro e dell’edificio scenico di quest’ultimo. Già nella missione di settembre 2015, l’analisi dei resti del teatro aveva permesso di ipotizzare una ricostruzione di massima della volumetria della cavea, mentre il riconoscimento di alcuni elementi architettonici pertinenti al portico post scaenam ne aveva consentito un’ipotesi schematica di ricostruzione (F. Giannella). L’analisi più dettagliata di quest’anno è stata finalizzata alla redazione di una pianta completa della scena e all’individuazione delle fasi di sviluppo del teatro e dei muri di terrazzamento che ne delimitano l’area.

La missione di settembre, inoltre, era stata preceduta nel mese di maggio 2016 da una campagna di prospezioni archeologiche non invasive nel sito condotte dall’Università del Molise in collaborazione con CNR ITABC, coordinate da  Marilena  Cozzolino (Università del Molise), che avevano rivelato la presenza di possibili strutture nell’area sud-occidentale dell’agorà: sono state quindi compiute operazioni di pulitura approfondita per verificare l’effettiva esistenza di tali strutture ai fini della redazione di una pianta aggiornata dell’area pubblica.

Durante la missione sono state compiute visite di studio nei siti di Antigonea, Argirocastro, Apollonia, Kruja e Durrës. Nei giorni 24-26 settembre si sono aggiunti alla missione il Direttore del DICAR, prof. Giorgio Rocco, e la Direttrice della Scuola di Specializzazione, prof. Monica Livadiotti.