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Visita ai cantieri di Pompei ed Ercolano

di Gaia Amoroso

Nei giorni 16 e 17 giugno 2022 gli allievi del primo anno della Scuola di Specializzazione hanno avuto modo di visitare, nell’ambito del corso di Urbanistica e Patrimonio Archeologico tenuto dal prof. Nicola Martinelli, i siti archeologici di Ercolano e Pompei. Alla visita hanno partecipato anche il prof. Michele Montemurro, docente di Progettazione Architettonica e Urbana presso il PoliBa, i dottorandi del Corso in Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio.

In particolare, nella mattinata del 16 giugno gli allievi sono stati guidati nella visita del parco archeologico di Ercolano, partendo dal museo dedicato al ritrovamento del relitto carbonizzato rinvenuto in quella che doveva essere la spiaggia dell’antica città.

Nella giornata del 17 giugno gli specializzandi hanno visitato Pompei con la speciale guida dell’architetto Paolo Mighetto, funzionario presso il Parco. La visita è incominciata con una passeggiata fra le strade della città antica ponendo particolare attenzione non solo ai resti delle domus, ma anche ai vari interventi di restauro che si sono succeduti nel tempo, a partire dal XVIII sec. con particolare attenzione e ai loro esiti. Una delle particolarità di questo sito, come è noto, infatti è quella di essere un vero e proprio palinsesto di tutte le operazioni e le sperimentazioni operate nell’ambito del restauro archeologico.

Grazie alla presenza dell’arch. Mighetto, gli specializzandi hanno potuto accedere ai cantieri di restauro dell’Insula Occidentalis e della Casa delle Nozze d’Argento, dove è stato possibile osservare il lavoro degli specialisti e interfacciarsi con figure specializzate nel restauro architettonico di edifici antichi, architetti e restauratori, che si confrontano ogni giorno su temi e metodologie sempre diverse e che si adattano a ogni specifico contesto.

Peraltro, il lavoro degli specialisti si è concentrato non solo sul contesto architettonico tal quale ma anche su quello paesaggistico. Degli esperti di archeobotanica e botanica stanno infatti lavorando per cercare di ripristinare l’ambiente naturalistico tipico dell’epoca, ricreando i giardini di alcune domus, alcuni vigneti e un vivaio.

La visita ai siti di Ercolano e Pompei ha offerto agli specializzandi molti spunti di riflessione sul restauro architettonico e sull’importanza del recupero e della valorizzazione del paesaggio antico.